Ti hanno detto che era solo una distorsione, ma il dolore al polso persiste?
Potresti avere una frattura dello scafoide non diagnosticata che, se trascurata, può portare ad artrosi irreversibile.
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ToggleChe cos’è la frattura dello scafoide?
Lo scafoide è l’osso più importante della prima filiera carpale del polso. Immagina il tuo polso come un meccanismo di precisione:
lo scafoide è l’ingranaggio principale che, insieme al radio, forma l’articolazione radio-carpica.

La sua forma ricorda proprio lo scafo di una barca (da cui prende il nome).
Puoi individuare facilmente il suo tubercolo portando il polso in estensione: si forma una piccola fossetta chiamata “tabacchiera anatomica” dove lo scafoide diventa palpabile.

Ma perché è così importante conoscerlo?
Perché durante una caduta con il polso esteso (quella classica situazione in cui mettiamo istintivamente le mani avanti) lo scafoide è il primo osso a subire l’impatto, rendendolo particolarmente vulnerabile alle fratture.
I sintomi che dovresti conoscere
Contrariamente a quanto molti credono, la frattura dello scafoide spesso non si presenta con i classici sintomi di una frattura ossea.
Non aspettarti necessariamente un polso gonfio come un pallone!
Ecco i segnali d’allarme da non sottovalutare dopo una caduta:
- Dolore diffuso tra il polso e la base del pollice (non sempre intenso!)
- Gonfiore laterale del polso – attenzione: spesso è minimo o assente
- Dolore che aumenta quando provi ad afferrare oggetti o muovi il pollice
- Dolorabilità nella “tabacchiera anatomica” quando premi in quella zona
Il problema? Molte persone pensano: “Non si è gonfiato molto, sarà solo una botta”. Ed è qui che iniziano i guai.
Perché la diagnosi precoce può salvarti dal bisturi
Il dato preoccupante è che circa il 7,5% delle fratture dello scafoide non viene riconosciuto subito dopo la prima radiografia ed entro i primi 3 mesi.
Ti spiego cosa succede con una semplice analogia: immagina lo scafoide come un mattone portante in un muro.
Se si crepa e non lo sistemi subito, col tempo il peso della struttura farà allargare la crepa fino a compromettere l’intero muro.
Le insidie della diagnosi
- Le radiografie standard spesso non mostrano la frattura se è composta (i frammenti sono ancora allineati)
- Il dolore iniziale può attenuarsi dopo qualche giorno, facendoti credere che stia guarendo
- Viene scambiata per distorsione nel 70% dei casi al pronto soccorso
Come ottenere una diagnosi corretta
Se sospetti una frattura dello scafoide, ecco cosa devi fare:
1. Richiedi una RX in deviazione ulnare
Questa proiezione specifica rende lo scafoide più visibile e aumenta le possibilità di identificare la frattura.
2. Insisti per una Risonanza Magnetica
La RM è l’esame gold standard: l’edema osseo (accumulo di liquido nell’osso) è un segnale inequivocabile di frattura, anche quando la radiografia è negativa.
3. Consulta uno specialista della mano
Un ortopedico o un fisioterapista specializzato in riabilitazione della mano saprà eseguire test clinici specifici che aumentano l’accuratezza diagnostica.
Lo scafoide: un osso con poca circolazione
Ecco il motivo per cui le fratture dello scafoide sono così problematiche: la vascolarizzazione di quest’osso è precaria.

Pensa allo scafoide come a un albero che riceve acqua solo dalle radici (polo distale). Man mano che sali verso la chioma (polo prossimale), l’apporto di “nutrimento” diminuisce drasticamente. Questo significa che:
- Fratture del polo distale: guariscono in 6-8 settimane con immobilizzazione
- Fratture del corpo: richiedono 12-16 settimane e hanno maggior rischio di complicazioni
- Fratture del polo prossimale: alto rischio di non consolidazione e necrosi
Le conseguenze di una frattura non trattata
Quando una frattura dello scafoide non viene trattata tempestivamente, si innesca una cascata di eventi che porta inevitabilmente all’artrosi del polso:
1 – Pseudoartrosi (3-6 mesi): i frammenti non si saldano, creando una “falsa articolazione”
2 – Necrosi avascolare (6-12 mesi): la parte dell’osso senza sangue muore
3 – Collasso carpale (1-3 anni): l’architettura del polso si altera
4 – Artrosi radio-carpica (3-10 anni): degenerazione irreversibile dell’articolazione
È come lasciare una crepa nel parabrezza dell’auto: all’inizio è piccola, ma con le vibrazioni e gli sbalzi termici si estende fino a compromettere tutto il vetro.
Cosa fare se scopri una vecchia frattura: i 5 passi fondamentali
Hai appena scoperto di avere una frattura dello scafoide non consolidata? Non entrare nel panico, ma agisci subito:
Passo 1: Metti subito a riposo il polso
Evita immediatamente tutte le attività che sovraccaricano l’articolazione. Non si tratta di immobilizzazione totale, ma di “rispetto funzionale” per la struttura compromessa. Niente pesi, niente movimenti bruschi, niente sport.
Passo 2: Applica ghiaccio nelle prime 48 ore
Se hai dolore acuto o gonfiore, applica ghiaccio per 15-20 minuti ogni 2-3 ore. Ricorda: mai ghiaccio diretto sulla pelle, usa sempre un panno sottile come protezione
Passo 3: Procurati un tutore su misura entro 72 ore
Un tutore personalizzato, realizzato da un terapista specializzato della mano, stabilizza l’articolazione riducendo il dolore e prevenendo ulteriori danni.
Evita i tutori standard: nel 90% dei casi non sono adeguati.

Passo 4: Prenota una visita specialistica entro una settimana
Solo uno specialista della mano può determinare se sei ancora in tempo per un trattamento conservativo o se è necessario l’intervento chirurgico. Non aspettare: ogni giorno conta.
Passo 5: Inizia immediatamente un percorso di fisioterapia specialistica
La riabilitazione mirata può fare la differenza tra un polso funzionale e uno destinato alla chirurgia.
Diffida da chi ti propone solo tecar e pallina: servono tecniche specifiche per lo scafoide.
Conclusioni: i 3 punti che fanno la differenza
Dopo tutto quello che abbiamo visto insieme, voglio lasciarti con i 3 concetti fondamentali che possono salvare il tuo polso:
1. Il tempo è il tuo peggior nemico
La frattura dello scafoide non diagnosticata è come una bomba a orologeria: più aspetti, più aumenta il rischio di complicazioni irreversibili.
Agire entro le prime settimane fa la differenza tra 2 mesi di tutore e una vita di problemi.
2. La diagnosi corretta richiede insistenza
Non accontentarti di una radiografia negativa se hai dolore persistente nella tabacchiera anatomica.
Insisti per una risonanza magnetica: è l’unico esame che mostra con certezza la frattura dello scafoide.
3. La riabilitazione specialistica non è un optional
La differenza tra chi recupera completamente e chi finisce sotto i ferri sta nella qualità del percorso riabilitativo.
Solo un terapista specializzato della mano conosce quali sono le cose da evitare e quelle invece da fare per facilitare la consolidazione ossea dello scafoide.
Ricorda: nella frattura dello scafoide, “aspettare e vedere” significa quasi sempre “aspettare e peggiorare”.
Ti trovi davanti a un bivio
Hai due strade davanti a te:
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Autore
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Terapista della Mano Certificato Italiano Creatore di Fisiolhand®
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