Uno dei macchinari più conosciuti in ambito fisioterapico è la Tecar, e molto probabilmente ne hai sentito parlare almeno una volta anche tu.
Alcuni dei miei colleghi la utilizzano regolarmente, la maggior parte invece no.
Una delle domande che mi sono posto da sempre è questa: “La Tecar è veramente utile nel trattamento di patologie di mano, polso e gomito?”
Scopriamolo insieme.
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ToggleLa mia esperienza con la Tecar
Alcuni dei miei pazienti mi raccontano ancora oggi di visite con ortopedici e fisiatri nelle quali veniva loro prescritta una serie di sedute di Tecar. Alcuni hanno completato il ciclo intero, altri hanno interrotto il trattamento.
Ancora più spesso, si rivolgono a me pazienti che, dopo aver eseguito 10, 20 o addirittura 30 sedute di Tecar, hanno ottenuto solo risultati marginali, ritrovandosi nell’arco di un mese con gli stessi identici sintomi di quando hanno iniziato.
Nelle mie sedute, quando utilizzavo la Tecar, l’ho sempre integrata con altre tipologie di trattamento.
In 13 anni di esperienza sul campo, posso affermare con certezza che nessuno dei miei pazienti è guarito esclusivamente con cicli di sola Tecar!
Una delle sensazioni che i pazienti apprezzavano particolarmente era il calore percepito durante l’applicazione del macchinario.
Questa proprietà termica può effettivamente aiutare alcuni pazienti in determinate fasi del recupero, sfruttando i benefici del calore sui tessuti.
Mi sono chiesto più volte nel corso degli anni: “Acquistare la Tecar ne vale veramente la pena?”
Continua a leggere e scoprirai se la Tecar può essere un valido alleato per il tuo recupero oppure l’ennesima trovata di marketing il cui unico obiettivo è quello di alleggerire il tuo portafoglio.
Che cos’è la Tecar?
La Tecar (Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo) è un trattamento di ultima generazione rispetto ad altre terapie fisiche ancora in circolazione come magneto-terapia, ionoforesi e infrarossi.
Rispetto a questi macchinari, la Tecar riesce a penetrare ad una profondità notevole all’interno dei tessuti, caratteristica che l’ha resa una vera e propria innovazione al momento della sua introduzione.
La Tecar è stata originariamente sviluppata per accelerare il recupero da traumi sportivi, in particolare:
- Contusioni – per il riassorbimento dell’edema
- Lesioni muscolari – come contratture e strappi muscolari
Riflessioni critiche sulla Tecar
Arrivati a questo punto, le domande fondamentali che mi sono posto sono:
“Utilizzare la Tecar apporta un miglioramento significativo all’efficacia della mia pratica clinica?”
“L’utilizzo della Tecar può fare la differenza nel trattamento delle problematiche specifiche di mano, polso e gomito?”
La risposta, in entrambi i casi, è NO.
Spesso l’ortopedico che prescrive la Tecar segue questo ragionamento:
“Visto che è andata bene in quel caso, utilizziamola anche in quest’altro e vediamo come va…”
Viene utilizzata come uno strumento per “provare e vedere” invece che come terapia mirata per una patologia specifica.
Purtroppo, con questo approccio, molti pazienti stanno letteralmente sprecando tempo e denaro nella speranza di guarire.
Questi pazienti si sottopongono a decine di sedute di Tecar per ottenere un miglioramento parziale dei loro sintomi, per poi ritrovarsi al punto di partenza dopo poche settimane.
L’utilizzo esclusivo dei macchinari all’interno di un percorso di riabilitazione non è sufficiente!
Non smetterò mai di ripeterlo ai miei pazienti: l’importante è identificare la causa scatenante. Curare il singolo sintomo non ti porterà alla guarigione completa.
Riepilogo: quando la Tecar è realmente utile
La Tecar risulta particolarmente efficace per:
- Traumi articolari con edemi importanti
- Strappi e stiramenti di grandi gruppi muscolari
Perché NON utilizzo la Tecar nella riabilitazione della mano
L’utilizzo della Tecar sull’avambraccio e sulla mano non mi ha mai fornito benefici tangibili a lungo termine.
Ciò che i pazienti apprezzano maggiormente è l’effetto termico, ovvero il calore generato dal macchinario, che posso ottenere anche con metodi più pratici ed economici come gel caldo o bagni di paraffina.
Gli strappi e gli stiramenti muscolari si verificano raramente nell’arto superiore (mano e avambraccio). Nei casi di edema diffuso, ho a disposizione altre tecniche più efficaci:
- Bagni di contrasto
- Massaggio linfo-drenante
- Bendaggi compressivi
Considerazioni finali
La Tecar rappresenta un ottimo alleato per i fisioterapisti che trattano sportivi e problematiche delle grandi articolazioni.
Tuttavia, per quanto riguarda il recupero da problematiche specifiche di mano, polso e gomito, dopo 4 anni di utilizzo ho deciso di abbandonare la Tecar, proprio perché non ho riscontrato quel valore aggiunto che giustificasse il suo inserimento nella mia pratica clinica specializzata.
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Autore
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Terapista della Mano Certificato Italiano Creatore di Fisiolhand®
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